Domani assieme a Roberta e Cesar incontrerò gli amici di A+D+M a Lisbona. Non sono mai stato in questa città ma per quello che conosco di essa sono certo di trovare una città che non si piega, colma di storia, che offre un contesto paesaggistico e culturale refrattario ad una sistemazione univoca e definitiva. L’ordine urbanistico è stato stravolto più volte in un ambiente aperto al mare tramite il suo fiume, dove le molteplici soluzioni hanno dato nuovo vigore, assieme a nuovi problemi derivati da gerarchie urbanistiche, che evidenziano come la città, dal punto di vista socio-demografico, sia figlia della sua disposizione organico – architettonica.
Ricomporre un centro pulsante significa rimescolare la vita che contiene, Lisbona in questo senso è un macroesempio di cantiere, che mantiene una bellezza struggente, non raccontabile a parole, figlia dell’indicibile che vuole soltanto essere visto, ascoltato e vissuto. Nel mio viaggio incontrerò, anche se per breve tempo, tutto questo sommovimento, ibrido tentativo e ricerca, uno scrigno che mantiene scoperti i nervi dell’architettura, dell’urbanistica e del design, quasi fosse un liquido amniotico dove si incontra l’idea astratta realizzata nella dura realtà. Lisbona sembra essere una città dura, da rispettare, al bivio fra mare e terra, che non si piega e riempie di sé ogni tentativo urbanistico mantenendo inalterato il suo fascino misterioso, marittimo.
Immagino di respirare il bivio che è Lisbona. L’attrazione magnetica e totale del mare, che richiama il visitatore fra le sue profonde onde blu e la terra ferma dalle braccia materne, che lo distoglie dalle tentazioni dell’oceano, con le sue intriganti opere architettoniche, i nuovi sistemi urbanistici, la vita dei commerci e dell’arte.
In questo breve frammento temporale tra amichevoli confronti e “archiche” discussioni, cercherò di vivere con incosciente attenzione lo spirito di questa città. Una città viva ricostruita più volte, che ha dovuto affrontare molteplici e terribili problemi, inventando soluzioni sempre nuove stratificate visivamente in ciò che è la sua storia.
Una storia da ricomprendere, una storia da tenere presente, come costante esempio.