Qualche settimana fa ho visitato il cantiere di Caorle con gli amici di Marina Verde, dopo la giornata di lavoro, come spesso accade, abbiamo cenato assieme. Sono sempre momenti molto intensi, sia dal punto di vista umano che professionale. Conclusa la cena e le interazioni intellettuali, mi sono attardato, per quello che doveva essere un momento, con Carlo Falconera e il suo assistente Carlino. La serata, invece, è proseguita senza che ce ne rendessimo conto fino a tarda notte, parlando di soluzioni per il futuro, di sogni.
La conversazione ad un tratto si è imperniata sulla famiglia, tema forse banale, ma l’atmosfera era così calda e viva, che i nostri pensieri sono stati trasportati, quasi naturalmente, verso i nostri affetti.
Il valore della famiglia, mercificato, abusato a livello di comunicazione, è divenuto un luogo comune grazie alla fredda pubblicità e alla politica più bieca, che evocano i valori per poi, nella realtà dei fatti, smembrarli svuotandoli di ogni significato.
Eppure quella sera parlare di famiglia è stato un gesto naturale, che ha in un certo modo racchiuso le sensazioni condivise durante la serata.
Mi sono reso conto, assieme agli amici di Marina Verde, che se dentro ogni progetto si trasporta questo sentimento, questo affetto, ogni gesto, dal semplice prendere fra le dita una matita, al minimo segno tracciato su un foglio, acquista una dignità e uno spessore che si respirano poi nel risultato finale di un’opera.
Lo sguardo costantemente rivolto verso l’evoluzione del processo vitale, si riempie di rispetto per il futuro, che è il rispetto che dobbiamo ai nostri figli per il solo fatto di averli messi al mondo, un mondo che noi continuiamo a plasmare. Ad ogni passo, ad ogni gesto dovremmo anteporre una semplice domanda “cosa resterà dopo il mio passaggio?”.
Sembra che la domanda in questione venga sottovalutata e non sfiori nemmeno la mente umana, i risultati li abbiamo davanti agli occhi ogni giorno.
Il “gesto” deve essere intriso di tale domanda, per divenire etico nei confronti delle generazioni future.