L’Italia ha anche un’altra faccia: non sono soltanto la disoccupazione, la precarietà ed il pessimismo che caratterizzano la classe dei giovani lavoratori, ma piuttosto lo spirito creativo e di innovazione, il desiderio di valorizzare il territorio, la passione, la dedizione e l’impegno.
Dei 14.000 laureati che ogni anno fuggono via dall’Italia oggi circa un terzo decide di tornare: sono giovani ottimisti e tecnologici che decidono di andare contro le statistiche e che con ostinazione e speranza dimostrano che non c’è una sola prospettiva per interpretare la realtà. Questa inversione di tendenza è l’avvio per la costruzione di un’immagine diversa dell’Italia, nuova, che racconta moltissime altre storie rispetto a quelle che negli ultimi anni ci siamo abituati a sentire. Essere giovani in Italia oggi resta incredibilmente difficile ma sono sempre di più le persone che acquistano il coraggio necessario per riempire di valore le proprie idee, credendoci profondamente, che decidono di impegnarsi per costruire un futuro brillante anche qui.
Sempre più persone decidono di collaborare, di fare rete e di tessere relazioni al fine di ridare fermento al panorama culturale italiano: idee, pensieri, iniziative e start up si moltiplicano, la voglia di fare sta investendo anche i borghi più piccoli e torniamo ad essere un paese che guarda al futuro. Il ruolo che l’avanguardia architettonica e legata al design gioca nel diffondere bellezza, innovazione e spontaneità è importante;
il peso che l’Università deve avere nel dare sostentamento a questa nuova ventata di pensieri, è fondamentale.
Io, da architetto e docente, ho sempre fermamente creduto nell’importanza della diffusione di sapere ed esperienza, nel premiare l’impegno e la caparbietà, nel ruolo rilevante che la collaborazione e la ricerca hanno.
Ora tutte queste azioni si riempiono di nuovi significati, di nuova fiducia e di un’inconsueta voglia di fare e realizzare; speriamo che l’energica ondata di spigliata novità portata dal Governo Renzi riesca al meglio a guidare un paese che, stanco di posizionarsi agli ultimi posti, ha tutte potenzialità per raggiungere la vetta!
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Young thoughts
Italy has a new face: not only unemployment, job insecurity and pessimism distinguish young workers, but also creative spirit and innovation, the desire of valuing territory, passion, dedication and commitment.
Today 14.000 graduates escape each year from Italy and about one third of them come back: Optimistic and technologic young people who want to fight against the law of average and that obstinately prove there is not only one perspective to explain reality.
This trend’s inversion it’s the beginning for the construction of a different image of Italy, an image that tells many other new tales, different from the ones we are uses to listen to.
Being young today, in Italy it’s very hard but always more and more people find the courage to value their ideas, deeply believing in them, deciding to build a brilliant future here.
Even more people decide that collaborating and weaving relations can make the Italian cultural overview growing up: ideas, thoughts, initiatives and start up are increasing, the will of doing is covering even the smallest cities and we are coming back as a country who looks toward the future.
The architectonical and design avant-garde plays a fundamental role in diffusing beauty, innovation and spontaneity, University has a central position in feeding this new wave of thoughts. I firmly believe, as architect and professor, in the importance of the circulation of knowledge and experience, in repaying commitment and obstinacy, in the main role of collaboration and research. Now all of this actions purchase new meaning and conviction and we hope that the energetic wave of change brought by Renzi’s Government will drive a country that, tired of being at the last place of classification, has all the necessary potentiality to achieve the top!