Il processo di interazione tra opera architettonica ed essere umano è un continuo work in progress.
Un dialogo dinamico che si costruisce, di volta in volta, basandosi sulle domande che il visitatore pone, le esigenze a cui desidera trovare soddisfazione e, d’altra parte, le caratteristiche della struttura.
Concepisco ogni edificio, ogni opera, come una forma organica, il risultato delle ininterrotte relazioni che le sue differenti componenti generano. Così come nell’organismo vivente infatti ogni singolo elemento è indispensabile in quanto nodo fondamentale di una continua rete, anche nell’opera architettonica gli elementi vivono grazie allo stretto legame che li tiene connessi e che li
trasforma in una struttura compiuta e globale.
L’opera architettonica, inoltre,è dedicata all’accoglienza dell’uomo e quindi volta contenere al suo interno la vita lasciando spazio alla libertà di movimento e di pensiero ed uniformandosi alle linee guida che queste dettano.
Le mie opere non fungono da portavoce per i rigidi principi o stilemi formali puri, ma invitano alla riflessione ed allo scambio.
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Architecture as an organic container
The process of interaction between architectural work and human being is a continuous work in progress.
A dynamic dialogue that is built, from time to time, based on the questions that the visitor poses, the needs he wants to find satisfaction and, on the other hand, the characteristics of the structure.
I conceive every building, every work, as an organic form, the result of the uninterrupted relations that its different components generate. As in the living organism, in fact, every single element is indispensable as a fundamental node of a continuous network, even in the architectural work the elements live thanks to the close link that keeps them connected and that transforms into a complete and global structure.
The architectural work, moreover, is dedicated to the acceptance of man and therefore dedicated to contain the life within it, leaving space for freedom of movement and thought and conforming to the guidelines that these dictate.
My works do not act as spokespersons for rigid principles or pure formal stylistic terms, but invite reflection and exchange.