Architettura e Natura

«Noi dobbiamo costruire edifici grandiosi su una base più solida, un ideale di architettura organica che si accordi con l’ideale della vera democrazia» scriveva l’architetto e urbanista americano Frank Lloyd Wright nel 1947.

La connessione tra l’uomo e il circostante, la creazione di un sistema equilibrato tra ambiente costruito e spazio naturale è elemento fondamentale dell’opera architettonica fin dai suoi albori.

A fasi alterne, nel corso della storia del pensiero progettuale, l’armonia tra artefatto e natura ha subito oscillazioni, variazioni e defaillance fino a perdersi, quasi completamente, negli ultimi decenni con edifici brutti, opere terribili che devastano lo spazio e l’ambiente.

L’organicismo, branca dell’architettura moderna, di cui Wright è stato uno dei più chiari esponenti, aveva riportato l’uomo al centro del cosmo, e ricordato come ogni cosa – un edificio, una città, una tazzina, un tavolo – sia l’indispensabile componente del tutto. Lo spazio architettonico è un organismo interconnesso di cui ciascun dettaglio è espressione vitale.

La natura regala energia all’essere umano, un flusso positivo che cura e offre beneficio. Per vivere bene e rinvigorire la nostra salute fisica e mentale è necessario trascorrere una buona parte del nostro tempo immersi nello spazio naturale circostante.

Il mio desiderio è che gli elementi fabbricati dall’uomo possano tornare in collegamento diretto con la natura, anche per voluta dissonanza, ricostruire il legame necessario tra soggetto e oggetto, tra artificiale e potenza generatrice in modo da ridare vigore al significato iconico ed estetico di ogni opera. 

L’architettura è una scienza umana fondamentale per educare, far riflettere, offrire godimento intenso alle persone, che immerse nella bellezza, possono vincere le sfide del quotidiano.

Architecture and Nature

We must build grandiose buildings on a more solid basis, an ideal of organic architecture that accords with the ideal of true democracy,” wrote the American architect and urban planner Frank Lloyd Wright in 1947.

The connection between man and his surroundings, the creation of a balanced system between the built environment and the natural space has been a fundamental element of architectural work since its beginnings.

In alternating phases throughout the history of design thinking, the harmony between artefact and nature has undergone fluctuations, variations and defaults until it has been almost completely lost in recent decades with ugly buildings, terrible works that devastate space and the environment.

Organicism, a branch of modern architecture, of which Wright was one of the clearest exponents, had put man back at the centre of the cosmos, and reminded us that everything – a building, a city, a cup, a table – is an indispensable component of the whole. Architectural space is an interconnected organism of which every detail is a vital expression.

Nature gives energy to the human being, a positive flow that heals and offers benefit. In order to live well and invigorate our physical and mental health, we need to spend a good part of our time immersed in the surrounding natural space.

My wish is that man-made elements can return to a direct connection with nature, even through deliberate dissonance, to rebuild the necessary link between subject and object, between artificial and generating power, so as to restore vigour to the iconic and aesthetic meaning of each work. 

Architecture is a fundamental human science for educating, making people reflect, offering intense enjoyment, which, immersed in beauty, can overcome the challenges of everyday life.

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...