Richard Rogers, architetto per le persone

Immaginava le città come spazi unici. Luoghi per promuovere gli scambi, gli incontri la circolazione di individui e pensieri, catalizzare gli interessi, accrescere il senso comune e la condivisione. La tecnologia per lui è un’arte necessaria per l’evoluzione sociale, per favorire il benessere dell’individuo e la coesione. Affascinato dal progresso e dalle macchine ha offerto una  reinterpretazione del Movimento moderno. I suoi edifici sono dei contenitori flessibili di immagini, di oggetti, di idee. C’è sempre qualcosa che rimanda al gioco, all’energia e alla vita nelle sue opere. Richard Rogers è stato un grande uomo, un magnifico progettista, uno straordinario architetto che ha saputo regalare al mondo le sue visioni avanguardistiche, plasmare i sogni, universalizzare le esperienze, combinandole con le necessità concrete della società. Forma e funzione hanno trovato un connubio inedito nei suoi progetti. Richard Rogers ha realizzato opere che scuotono le coscienze come il Centre Pompidou di Parigi, con Renzo Piano, luogo simbolo della città, il Millennium Dome e l’edificio dei Lloyd’s a Londra. Nel 2007 gli è stato assegnato il Pritzker, la più alta onorificenza dell’architettura.

Prima di trasferirsi in Inghilterra visse a Firenze, città in cui nacque, culla del Rinascimento e di bellezza, meraviglioso luogo che accoglie anche me. L’impronta del classico, il fascino della storia e la solidità della sapienza hanno caratterizzato le sue opere e permesso all’abilità di trasformasi in maestria e alla conoscenza di diventare ammaliante limite da oltrepassare. Per scorgere che cosa c’è oltre l’orizzonte noto, per regalare nuove figurazioni all’attuale. Ciao Rogers, hai rivoluzionato l’architettura, colpito al cuore le persone.

Richard Rogers, an architect for the people

He imagined cities as unique spaces. Places to promote exchanges, encounters, the circulation of individuals and thoughts, to catalyze interests, increase common sense and sharing. For him, technology is a necessary art for social evolution, to foster individual well-being and cohesion. Fascinated by progress and machines, he offered a reinterpretation of the Modern Movement. His buildings are flexible containers for images, objects and ideas. There is always something about play, energy and life in his works. Richard Rogers was a great man, a magnificent designer, an extraordinary architect who was able to give the world his avant-garde visions, shape dreams, universalize experiences, combining them with the concrete needs of society. Form and function have found an unprecedented combination in his projects. Richard Rogers has created conscience-shaking works such as the Centre Pompidou in Paris, with Renzo Piano, a landmark of the city, the Millennium Dome and the Lloyd’s building in London. In 2007 he was awarded the Pritzker, architecture’s highest honour.

Before moving to England he lived in Florence, the city where he was born, the cradle of the Renaissance and beauty, a wonderful place that also welcomes me. The imprint of the classical, the fascination of history and the solidity of knowledge characterized his works and allowed skill to become mastery and knowledge to become a bewitching limit to be crossed. To glimpse what lies beyond the known horizon, to give new figurations to the present. Hello Rogers, you revolutionized architecture and struck a chord with people.

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