SIMONE MICHELI- DESIGN ARTWORK FROM DREAM TO REALITY

L’esposizione rappresenta il senso progettuale attribuito dall’architetto Simone Micheli alle sue creazioni realizzate negli oltre 30 anni di attività professionale.

PRESENTAZIONE

A conferma della molteplicità e varietà delle iniziative che l’Accademia delle Arti del Disegno assume per adempiere alla propria missione originaria – adattata, ma mai modificata nei secoli – di creare, studiare e promuovere le arti in ogni loro manifestazione, tocca ora all’architettura degli interni esser protagonista di una mostra, che gode del patrocinio della Fondazione Ordine Architetti di Firenze. E’ Simone Micheli il progettista al centro dell’evento espositivo, col suo studio “Simone Micheli Architectural Hero” dall’ampio ventaglio di sedi internazionali, che ha superato i trent’anni di attività e ottenuto numerosi premi e riconoscimenti.

E’ una grande soddisfazione riconoscere nel nostro accademico Simone Micheli, riflessa e interpretata dallo staff di professionisti da lui guidati, l’impronta di una formazione acquisita nella facoltà di Architettura di Firenze, un’impronta che mi piace riconoscere nell’altissimo profilo culturale del suo approccio alla creatività, caratterizzato – parole sue – dal “porre maniacale attenzione ad ogni dettaglio”, che si tratti di costruire ex novo un edificio o di ridefinire le forme di oggetti senza tempo, potenziandone al tempo stesso le funzioni.

Credo sia doveroso riconoscere in questo metodo la messa a frutto e l’intelligente sviluppo di un retaggio dei grandi maestri – e potremmo citare il padre ideale di tutti Giovanni Michelucci, nonché i docenti di generazioni successive come Bruno Zevi e Giovanni Klaus Koenig -, vale a dire di una visione ampia e inclusiva del processo creativo, che si arricchisce in questi nostri tempi di una sempre più vigile sensibilità ai fattori ambientali. Nella progettazione di Micheli una struttura, i suoi connotati artistici e la sostenibilità della sua realizzazione si fondono in un’unità inscindibile, che attraverso lo strumento del disegno esprime la sintesi, prima mentale che fisica, di un sapere consapevole e di un saper fare responsabile.

Personalmente resto incantata dalla sensibilità di Micheli alla texture nei prodotti di design, in cui le soluzioni di superficie portano all’esterno la ratio della forma, in un processo di coerente riconoscimento della dignità di ogni materiale: che si tratti del legno, sempre mirabilmente interpretato in armonia con i fluidi meandri delle venature, o che si tratti della porcellana col suo anelito alla purezza assoluta, dell’acciaio con la sua vocazione alla geometria solida, della plastica o della resina con la loro vertiginosa e vergine uniformità, o di stoffe, di vetri e d’altro ancora.

In una mostra sinestetica come questa, che investe l’architettura della sala espositiva dell’Accademia trasformandola in una temporanea scatola nera, allo spettacolo delle forme – con i loro volumi, colori e riflessi – collaborano i profumi, i suoni, le luci teatrali. Gli oggetti dunque sono sollecitati a prender vita nella nostra vita. L’esperienza è del tipo immersivo, in linea con i tanti sviluppi d’esso nel mondo reale come in quello virtuale del Metaverso: un mare in cui poterebbe esser dolce ma anche pericoloso naufragare, se non avessimo a salvarci, ricordandoci l’ineludibile fisicità del pianeta e di noi stessi, gli iconici oggetti progettati da Micheli per accompagnare le nostre esistenze con ergonomica benevolenza.

Sono grata alla Classe di Architettura, presieduta dal prof. Renzo Manetti, e al Consiglio di Presidenza, che hanno accolto prontamente questa proposta espositiva, nonché ai dipendenti dell’Accademia Prof. Enrico Sartoni, Laura Turchi, Roberto Del Fava, che ne hanno agevolato in ogni modo l’organizzazione e l’allestimento.

IL SENSO DELLA MOSTRA

Gli oggetti ed i sistemi esposti raccontano attraverso le loro diversità metriche, ergonomiche, funzionali la storia di continuità intellettuale propria del creatore italiano.
I dettati concettuali dell’architetto quali:

”trasformare la complessità del nostro tempo in semplicità”,

“cercare sempre di oltrepassare le barriere del reale conosciuto superando lo stereotipo”,

“immaginare l’ibridazione e la contaminazione come necessarie entità ossigenartici di ogni progetto”,

“pensare alla luce come ad una fisica materia”,

“considerare il tema della sostenibilità come indispensabile elemento in fase meta progettuale”,

“estendere sempre il delta che esiste tra il costo del prodotto o della fabbrica architettonica ed il prezzo di mercato”,

“creare opere iconiche e fortemente distintive”,

“generare continua coerenza”,

“porre maniacale attenzione ad ogni dettaglio”,

“mantenere attiva coscienza della continua variabilità dei dettati socio comportamentali delle persone”,

“vivere il cambio di scala come uno stimolo per costruire diverse storie di qualificazione”,

“creare sempre in voluta dissonanza con il contesto”,

“porre sempre al centro di ogni creazione l’uomo, le sue esigenze i suoi bisogni”,

sono rappresentati con forza dagli elementi espostivi e dall’allestimento concepito come un vero e proprio manifesto visivo e concettuale.

CONFERENZA – INAUGURAZIONE Settembre 13 – 2022, 17:00

Salone delle Adunanze dell’Accademia delle Arti del Disegno
Via Orsanmichele 4 – Firenze

seguito da COCKTAIL CREATIVO

Sala delle Esposizioni
dell’Accademia delle Arti del Disegno
Via Ricasoli 68, ang. Piazza San Marco – Firenze

MOSTRA Settembre 13-27, 2022

Sala delle Esposizioni
dell’Accademia delle Arti del Disegno
Via Ricasoli 68, ang. Piazza San Marco – Firenze

Da Martedì a Sabato

10 – 13 /17 – 19.

Domenica

10 – 13

Lunedì chiuso

Ingresso Libero

SIMONE MICHELI – DESIGN ARTWORK FROM DREAM TO REALITY

The exhibition represents the design sense attributed by the architect Simone Micheli to his creations realised over more than 30 years of professional activity.

PRESENTATION

Confirming the multiplicity and variety of the initiatives that the Accademia delle Arti del Disegno undertakes to fulfil its original mission – adapted but never changed over the centuries – of creating, studying and promoting the arts in all their manifestations, it is now the turn of interior design to be the protagonist of an exhibition that enjoys the patronage of the Fondazione Ordine Architetti di Firenze. Simone Micheli and his studio ‘Simone Micheli Architectural Hero’ is the designer at the centre of the exhibition event.

His design and architecture studio ‘Simone Micheli Architectural Hero’ is globally located, it has more than thirty years of activity and winner of multiple prizes and awards.
It is a great satisfaction to recognise the imprint of an education acquired in the Faculty of Architecture in Florence 
in our academician Simone Micheli, an imprint that is reflected and interpreted by the staff of professionals he leads. I like to recognise this imprint in the very high cultural profile of his approach to creativity, characterised – in his own words – by ‘paying maniacal attention to every detail’, whether it may be constructing a building from scratch or redefining the forms of timeless objects, while enhancing their functions.

I believe we must recognise in this method the exploitation and intelligent development of a legacy of the great masters – and we could cite the ideal father of all, Giovanni Michelucci, as well as the teachers of later generations such as Bruno Zevi and Giovanni Klaus Koenig -, namely a broad and inclusive vision of the creative process, which is enriched in our times by an ever more vigilant sensitivity to environmental factors. In Micheli’s design, a structure, its artistic connotations and the sustainability of its realisation merge into an inseparable unity, which through the tool of drawing expresses the synthesis, first mental than physical, of conscious knowledge and responsible know-how.

Personally, I am enchanted by Micheli’s attention to the texture in design products, in which surface solutions bring out the rationality of the form, in a process of consistent recognition of the dignity of each material: whether it is wood, always admirably interpreted in harmony with the fluid meanderings of the grain, or whether it is porcelain with its yearning for absolute purity, steel with its vocation for solid geometry, plastic or resin with their vertiginous and virginal uniformity, or fabrics, glass and more.

In such a synesthetic exhibition, which invests the architecture of the Academy’s exhibition hall, transforming it into a temporary black box.
The spectacle of forms – with their volumes, colours and reflections – is joined by scents, sounds and theatrical 
lights. The objects are invited to come to life in our lives. The experience is immersive, in line with the many developments in the real world as well as in the virtual world of the Metaverse: a sea in which being shipwrecked could be sweet but also dangerous, if we had not been saved by the iconic objects designed by Micheli to accompany our existences with ergonomic benevolence.

I am grateful to the Architecture Class, chaired by Prof. Renzo Manetti, and to the President’s Council, who readily accepted this exhibition proposal, as well as to Academy employees Prof. Enrico Sartoni, Laura Turchi, and Roberto Del Fava, who facilitated the organisation and set-up in every way.

THE MEANING OF THE EXHIBITION

The objects and systems of the exposition tell the story of intellectual continuity of the Italian architect through the metric, ergonomic, functional diversity.
The Architect concepts such as:

“transforming the complexity of our time into simplicity”,

“always try to go beyond the barriers of the known real by overcoming the stereotype”,

“imagine hybridisation and contamination as necessary oxygenating entities of every project”,

“think of light as physical matter”,

“consider the theme of sustainability as an indispensable element in the meta-design phase”,

“always extend the delta that exists between the cost of the product or architectural factory and the market price”,

“create iconic and highly distinctive works”,

“generate continuous coherence”,

“pay maniacal attention to every detail”,

“maintain an active awareness of the continuous variability of people’s socio-behavioural dictates”, 

“experience the change of scale as a stimulus to build different qualification stories”,

“always create in deliberate dissonance with the context”,

“always place man, his needs and requirements at the centre of every creation”,

Are strongly represented by the display elements and the set-up projected a real visual and conceptual manifesto.

CONFERENCE – INAUGURATION September 13 – 2022, 5 p.m.

Salone delle Adunanze dell’Accademia delle Arti del Disegno
Via Orsanmichele 4 – Firenze

followed by a CREATIVE COCKTAIL

Sala delle Esposizioni
dell’Accademia delle Arti del Disegno
Via Ricasoli 68, ang. Piazza San Marco – Firenze

EXHIBITION September 13-27, 2022

Sala delle Esposizioni
dell’Accademia delle Arti del Disegno
Via Ricasoli 68, ang. Piazza San Marco – Firenze

From Tuesday to Saturday

10 a.m.-1 p.m./5 p.m.-7 p.m.

Sunday

10 a.m.-1 p.m. 

Monday closed

Free Entrance

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