Sono di ritorno dal mio viaggio in India, sono partito alla riscoperta di un Io globale, con l’intento di accrescere la mia conoscenza ed espandere le mie connessioni internazionali. 

Colui che viaggia evita la cecità di un pensiero limitato: la vera essenza del viaggio si traduce nell’esplorazione degli infiniti confini dell’essere, possibile solo nell’incontro con l’altro, per apprezzare la vita e comprenderne il senso. 

Nonostante non si tratti del mio primo incontro con la cultura indiana, ne rimango affascinato: l’anima caotica e discordante di questo Paese riesce a stimolare continui interrogativi sul benessere personale e sull’essenza della vita. 

Di necessità in virtù: questo è il pungente pensiero che porto con me in Italia. Per le strade di Nuova Delhi e Jaipur, ci si meraviglia dell’estrema ricchezza e povertà che animano il paesaggio, e così, diventa inevitabile chiedersi quale sia il vero lusso.

Ho trascorso i miei giorni tra architettura, incontri e meditazioni: l’accoglienza genuina e pura dell’India, unita ad una filosofia di accettazione del proprio destino, accrescono l’anima e si fondono con la mia conoscenza. 

L’arte del viaggiare in sintesi con il conoscere, la conoscenza in unione con il creare: colori, forme, significati e pensieri che porto con me, e che traduco tridimensionalità iconiche.

Rediscovering a global ego

I am returning from my trip to India, I set out to rediscover a global ego, with the intention of increasing my knowledge and expanding my international connections. 

Travellers avoids the blindness of a limited thought: the true essence of the journey is translated into the exploration of the infinite boundaries of being, possible only in the encounter with the other, to appreciate life and understand its meaning.

Although this is not my first encounter with Indian culture, I am fascinated by it: the chaotic and discordant soul of this country manages to stimulate continuous questions about personal well-being and the essence of life. 

From necessity to virtue: this is the pungent thought that I bring with me to Italy. On the streets of New Delhi and Jaipur, you marvel at the extreme wealth and poverty that animate the landscape, and thus, it becomes inevitable to wonder what the real luxury is.

I spent my days between architecture, meetings and meditations: the genuine and pure welcome of India, combined with a philosophy of acceptance of one’s destiny, enrich the soul and merge with my knowledge.

The art of travelling in synthesis with knowledge, knowledge in union with creating: colors, shapes, meanings and thoughts that I carry with me, and that translate iconic three-dimensionality.